venerdì 2 ottobre 2015
Si parte con la Messa del Papa. Lunedì iniziano i lavori dedicati alla famiglia. Baldisseri: il Papa ha chiesto di discutere con apertura. Polemiche? «Era così anche per il Concilio». I padri sinodali consegneranno al Papa, al termine dei lavori, un testo finale votato.
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Papa Francesco domani terrà in piazza San Pietro la veglia di preghiera per invocare lo Spirito Santo sul Sinodo dedicato alla famiglia che si aprirà in Vaticano domenica. "Siamo pronti al confronto per rispondere alle sfide sulla famiglia", ha osservato il cardinal Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei vescovi, nel corso di un briefing dedicato all'imminente Sinodo. In piazza con il Papa i 270 padri sinodali con i fedeli da tutto il mondo riuniti in preghiera per il Sinodo che si concluderà il 25 ottobre. Papa Francesco "farà almeno un saluto" lunedì mattina all'inizio dei lavori del Sinodo sulla famiglia. "Al calar della sera risplenderà la bellezza della famiglia attraverso le fiaccole accese. La fiduciosa invocazione dello Spirito Santo da parte del Popolo di Dio è il preludio dei lavori sinodali", ha osservato Baldisseri. La veglia di domani sera è un'iniziativa della Cei che ha radunato in piazza movimenti e associazioni ecclesiali."Siamo nel mare quindi c'è anche qualche turbolenza". "Il Papa ha invitato a discutere con parresia, quindi apertura, nell'ambito ecclesiale e anche fuori, pertanto non è sorprendente che ci siano dichiarazioni, contrastanti magari, che sottolineanto un aspetto o un altro: era già previsto, è un po' conciliare, io ricordo che (al tempo del Concilio vaticano II, ndr.) apertamente si prendevano posizioni divergenti, poi se si è arrivati tutti a una buona conclusione, vuol dire che sono arrivati a un consenso tanto che i documenti sono stati approvati". Così il cardinale Lorenzo Baldisseri, segretario del sinodo, ha risposto a chi, nel corso di un briefing sull'assemblea che si apre domenica, a chi domandava ragione del dibattito acceso di questi giorni su tematiche come l'omosessualità e la comunione ai divorziati risposati. "Non è strano - ha detto Baldisseri - accogliamo che ci siano, su giornali, pubblicazione di libri, nel periodo tra questo sinodo e quello dell'anno scorso ci sono stati molti studi, simposi nelle università, conferenze, e siamo lieti di questo. Chiaro che può apparire una turbolenza su alcuni temi, ma questo siamo nel mare quindi c'è anche qualche turbolenza". La Commissione. I padri sinodali consegneranno al Papa, al termine dei lavori, un testo finale votato. E, affinchè tutto si svolga alla luce del sole, senza sospetti, ci sarà una commissione ad hoc. "Dieci persone - ha spiegato il cardinale Lorenzo Baldisseri - per tutto il tempo sovraintenderanno a lavori e alla fine daranno il loro benestare. Sette di loro rappresentano i cinque continenti". "Il testo a conclusione dei lavori della prima settimana viene elaborato da esperti, dal relatore generale e dal segretario speciale anche alla presenza dei relatori dei singoli Circoli minores. A conclusione della prima parte c'è già un testo ma non sarà quello definitivo perchè ci sarà una seconda e una terza settimana e si tratterà di armonizzare le varie posizioni che ermergeranno - ha spiegato Baldisseri -. La commissione dei dieci garantirà maggiore trasparenza". Se ci saranno emendamenti, questi "saranno aggiunti nel testo finale che sarà letto integralmente. Seguiranno le votazioni". alla fine delle tre settimane "si arriverà ad un testo frutto delle riflessioni e dei vari interventi dei padri sinodali", ha spiegato Baldisseri.
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