giovedì 8 settembre 2016
​L'omelia in occasione del Pontificale per la festa di Santa Maria Nascente, che apre l'anno pastorale della Chiesa ambrosiana. Fede e carità generano cultura (Lorenzo Rosoli)
Il cardinale Scola: educhiamoci a Cristo
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«Entrati negli ultimi mesi dell’Anno Giubilare della Misericordia, siamo già testimoni del bene grande che questa grazia speciale ha portato nella vita di tanti cristiani e non solo. Gli eventi sociali, politici ed economici che hanno accompagnato l’Anno della Misericordia fanno emergere l’imprescindibile urgenza di educarsi alla mentalità – al pensiero – e ai sentimenti di Cristo. Vogliamo crescere nella dimensione culturale della fede, intesa non librescamente ma a partire dall’esperienza, per proporre con gioia a tutte le donne e a tutti gli uomini della nostra società plurale che Cristo Risorto, Verità vivente e personale, non cessa di venire al nostro incontro». È uno dei passi chiave dell’omelia tenuta ieri dal cardinale Angelo Scola durante il Pontificale per la festa di Santa Maria Nascente, che per tradizione rappresenta l’apertura dell’anno pastorale nella diocesi di Milano. FEDE E CARITÀ «GENERATRICI» DI CULTURA L’arcivescovo non ha consegnato alla Chiesa ambrosiana una nuova lettera pastorale, ma ha chiesto di «approfondire ulteriormente» quella dello scorso anno, «Educarsi al pensiero di Cristo», alla luce del magistero pontificio – la «Evangelii Gaudium» e la «Amoris Laetitia» anzitutto – e di alcune «Indicazioni» che lo stesso Scola ha offerto ieri alla diocesi. Indicazioni raccolte in una pubblicazione dal titolo «Maria, speranza e aurora di salvezza del mondo intero» (testo che domenica 11 settembre apparirà integralmente su «Avvenire», nell’inserto «Milano Sette»). Le comunità educanti, la «pluriformità nell’unità», la famiglia soggetto di evangelizzazione, la riforma del clero e della vita consacrata: questi i temi prioritari – le «attenzioni» – che Scola ha additato alla diocesi nelle sue «Indicazioni», per affrontare quella «emergenza educativa» che chiama la fede a farsi cultura e l’esercizio della carità a essere «generatore di cultura». Fra le iniziative cruciali del nuovo anno, la prosecuzione della «visita pastorale feriale» che ha visto finora l’arcivescovo recarsi in oltre la metà dei decanati. Dentro questo cammino, nella prossima Quaresima, Scola sarà nelle sette zone pastorali della diocesi per guidare le processioni con la Croce di San Carlo Borromeo e la reliquia del Santo Chiodo custodita nel Duomo di Milano. «SIATE GENEROSI CON I TERREMOTATI» Ed era letteralmente gremita, ieri, la cattedrale per la Messa d’apertura dell’anno pastorale, nel corso della quale – in un clima di festa e commozione – sono stati celebrati riti di ammissione di 26 seminaristi e di tre laici candidati al diaconato permanente. Alla fine il vicario generale, vescovo ausiliare Mario Delpini, ha fatto a nome dell’intera Chiesa ambrosiana gli auguri a Scola per il 25° di consacrazione episcopale e ha reso noto che, «come regalo, il cardinale chiede a tutti di essere generosi nelle offerte per i terremotati del Centro Italia». Le donazioni saranno raccolte sabato 10 e domenica 11 settembre nelle 1.107 parrocchie della diocesi di Milano, che in quelle date aderisce alla colletta nazionale lanciata dalla Cei per il 18 settembre. «IL PAPA? FORSE A MILANO IN PRIMAVERA» Dopo la Messa, due altre novità. Dialogando con i cronisti, in risposta ad una domanda sulla visita di papa Francesco a Milano, Scola ha detto: «Penso proprio che verrà, lo vedrò nei prossimi giorni per verificare la data in base alla sua agenda, ma penso proprio che sarà in primavera». Risale a un mese fa, invece – porta la data del 10 agosto scorso – ma è stata resa nota solo ieri, la lettera del Papa a Scola per i suoi 25 anni da vescovo, che cadranno il 21 settembre. «Veramente, o Venerabile Nostro Fratello, grandi sono in te sono i segni di Dio e potenti le opere mirabili di Lui che ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie (Sir 38,6) – scrive il Pontefice –. Congratulandoci dunque con te per le opere che hai compiuto nella vigna del Signore, preghiamo Dio che renda gioioso il giorno del tuo anniversario e ti conceda» di «rinsaldare la tua Chiesa con l’esempio di una vita santa, di ammaestrala con la parola della predicazione, di proteggerla con preghiere e suppliche, e di essere guida del popolo con la sapienza della tua parola e difesa della tua gente».
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