venerdì 25 luglio 2014
​Grande attesa per la visita di questo sabato pomeriggio. Il vescovo D'Alise: una "visita familiare, che certamente scuoterà le coscienze". Ad accogliere Bergoglio il cardinale Sepe, presidente della Conferenza episcopale campana. Previste in piazza 200mila persone.
I pellegrini già in fila sotto la pioggia
L'INTERVISTA Il vescovo D'Alise: la sua visita è un dono (Gianni Cardinale)
Il programma
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Papa Francesco a Caserta nel pomeriggio di sabato. Una "visita improvvisa, familiare, che certamente scuoterà le coscienze", l'ha definita il vescovo di Caserta, Giovanni D'alise. L'arrivo è previsto per le 15.30. Ad attendere il successore di Pietro anche il Cardinale Crescenzio Sepe, presidente della Conferenza episcopale della Campania. "Noi siamo in attesa di una parola del Santo Padre, perché qui a Caserta viviamo anche, come tutti ripetono continuamente, una situazione difficile - spiega D'Alise alla Radio Vaticana -. Sono vescovo qui da due mesi e l'espressione che più ho sentito dire è stata 'situazione difficile', a livello civile ma anche a livello ecclesiale. Quindi, la visita del Papa sarà per noi di consolazione e incoraggiamento". Monsignor D'Alise si sofferma su uno dei gravi problemi del territorio, quello dei rifiuti tossici interrati dalla criminalità organizzata e delle morti nella "terra dei fuochi". "Ho fatto presente al Papa questa situazione - spiega il vescovo -, ma il Santo Padre è già aggiornato e ha fatto già qualche intervento nel suo Magistero. Noi speriamo che abbia da dirci qualche parola non solo di incoraggiamento ma anche di guida, del come comportarci, perché noi siamo immersi in queste problematiche". "Per esempio - prosegue -, la presenza della malavita organizzata: qui è sottile ma si sente. Come anche è difficile per i giovani. La disoccupazione è tanta e io soprattutto spero tanto che il Papa ci dica una parola anche per le nuove generazioni. Qui non c'è solo degrado, ma c'è tanta gente che vuole non una riscossa ma una ripresa. Ed è volenterosa e c'è bisogno solo di prenderla un attimo per mano e incoraggiarla". Oltre duecentomila i fedeli attesi. Sarà mobilitata anche la protezione civile, con almeno 100 volontari. E poi ci saranno due ospedali da campo, 18 ambulanze e un'eliambulanza, e oltre 200 tra appartenenti alle forze dell'ordine. Sul palco, con il Papa, ci saranno il vescovo di Caserta Giovanni D'Alise e l'arcivescovo metropolita di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, altri 18 vescovi provenienti da tutte le diocesi campane, e in piazza quasi 500 ragazzi delle parrocchie e dell'Azione Cattolica, che faranno servizio d'ordine in piazza mentre il Papa farà il giro sulla papamobile e accompagneranno gli oltre 100 sacerdoti nella consegna delle 30mila ostie preparate. E ci saranno anche gli ucraini della comunità casertana, appartenenti alla Chiesa Greco-Cattolica d'Ucraina che lanceranno 20 colombe in segno di pace per il proprio Paese, domani a Caserta per la visita di Papa Francesco. Undici le corali diocesane presenti, per un totale di 234 coristi e 25 orchestrali dell'Orchestra Diocesana. L'inno pontificio verrà suonato dalla Banda della Città di Casagiove, come accade 22 anni fa in occasione della visita di Giovanni Paolo II. Inoltre saranno presenti in piazza Carlo III, dove sarà celebrata la Messa, anche gli immigrati con i responsabili della Caritas diocesana; a Papa Bergoglio consegneranno una lettera con il racconto delle difficili condizioni in cui sono costretti a vivere, alla luce anche di quelle che è accaduto a Castel Volturno due settimane fa, con la richiesta di spendersi per persuadere i politici a fare una legge sulla cittadinanza e una modifica a quella sull'immigrazione. La città sta vivendo queste ore in fibrillazione. Manifesti di benvenuto al Papa sono stati affissi a tutti i pali dell'illuminazione pubblica mentre sono quasi stati ultimati i preparativi per l'allestimento del palco dove il Papa celebrerà la Messa.
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