sabato 13 settembre 2014
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Oltre 20 mila persone in processione da Scafati a Pompei, quattro chilometri di canti e rosari tra le due cittadine campane per ribadire con forza il tema scelto per questa edizione: "Maschio e femmina Dio li creò". Un messaggio di fede, ma dal forte significato sociale e politico. Perché nella profonda crisi spirituale e materiale che attraversa le famiglie italiane, pregare assieme - nonni, genitori e figli - serve anche a ricordare al Paese una verità oggi controcorrente: la gioia e la bellezza della vita creata da Dio nella diversità, che nell'’unione del matrimonio aperto alla vita è garanzia di futuro per l’Italia. Una missione che Rinnovamento ha raccolto da papa Francesco, che allo Stadio ’Olimpico di Roma, il 1 giugno, invitò i cattolici a combattere il Nemico maligno della famiglia. All'organizzzione del Pellegrinaggio del Rinnovamento hanno partecipato la prelatura pontificia di Pompei, il Pontificio consiglio per la famiglia, l'’Uffcio nazionale Cei per la pastorale della famiglia, assieme al Forum delle associazioni familiari. Ad accogliere le famiglie arrivate da tutta Italia è stato a Scafati il vescovo di Nola Beniamino Di Palma: "Nonostante i tanti attacchi la famiglia c'’è ed è sana". Don Paolo Gentili, direttore dell'’Ufficio Cei per la famiglia, ha ricordato che "ribadire l'’unicità della famiglia fondata sul matrimonio non è un ritorno al passato ma un progetto di futuro". Dopo le testimonianze introdotte dal vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovani D’'Ercole, è stato il presidente del Rinnovamento per l’'Italia a scaldare la folla. "Sì, è dall’Olimpico che dobbiamo partire - ha detto Salvatore Martinez - con le parole del Papa. Francesco ci ha indicato i tanti Erodi che ci dicono che possiamo fare a meno della volontà di Dio. Ribadire l'’alterità che si completa nel matrimonio non è solo il volere di Gesù, ma il massimo bene per la nostra società". Poi il popolo del Rinnovamento nello Spirito si mette in cammino e dopo un'’ora e mezzo spunta il campanile del santuario di Pompei, con l'’arcivescovo prelato di Pompei Tommaso Caputo. La Messa all'’aperto è presieduta dal vescovo Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia: "Alla viglia del Sinodo questo incontro mostrerà la via per una nuova primavera delle famiglie". Nel suo messaggio anche il cardinale Angelo Bagnasco ha sottolineato "la bontà della differenza del maschile e del femminile" che, dice il presidente della Cei, è "indispensabile per far crescere ogni figlio con un papà e una mamma". Parole che riecheggiamo quelle del saluto del cardinale Pietro Parolin: il segretario di Stato rende noto il grazie del Papa per l'iniziativa che "testimonia le bellezza di essere famiglia" rinnovando "l’impegno di affidare alla Vergine Madre tutte le famiglie" in particolare quelle in difficoltà. Il Sinodo in arrivo sarà per tutte loro.
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