sabato 6 luglio 2013
Il Pontefice ha invitato a non seguire la "cultura del provvisorio" ma quella della "scelta definitiva" i seimila seminaristi e novizie che ha incontrato questo pomeriggio nell'Aula Nervi. Poi l'esortazione con cui ha chiesto di vivere nell'umiltà: " A me fa male quando vedo una suora o un prete con la macchina ultimo modello. L'auto è necessaria per fare tanto lavoro. Se ne volete una bella pensate ai bambini che muoiono di fame".
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"Siamo tutti sotto pressione per questa cultura del provvisorio", Una logica che fa dire: 'Io mi sposo finché dura l'amore". Oppure: "sarò suora per un pochino". Papa Francesco invita a non seguire la "cultura del provvisorio" ma quella della "scelta definitiva" i 6 mila seminaristi e novizie che ha incontrato questo pomeriggio nell'Aula Nervi. "Oggi siete in festa - ha esordito Francesco - perché vivete un tempo di nozze, applaudite, fate festa. Ma quando finisce la luna di miele che succede?". Parlando a braccio, il Pontefice ha citato "un seminarista bravo che gli aveva confidato di voler servire Cristo per 10 anni e poi ricominciare". "Questo - ha affermato - è pericoloso". "Non rimprovero voi", ha detto ai giovani che hanno scelto la vita consacrata. "Rimprovero - ha spiegato - questa cultura del provvisorio che ci bastona tutti". "Ai miei tempi - ha aggiunto Francesco - era più facile, la cultura favoriva una scelta definitiva". Papa Bergoglio ha poi esortato a vivere una vita umile: "A me fa male quando vedo una suora o un prete con la macchina ultimo modello - ha confidato il Papa -. Non si può andare con auto costose. La macchina - ha spiegato - è necessaria per fare tanto lavoro, ma prendetene una umile. Se ne volete una bella pensate ai bambini che muoiono di fame".
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