giovedì 13 ottobre 2016
​​Bergoglio ha incontrato nell'aula Paolo VI mille luterani in pellegrinaggio. "Gesù ci ha insegnanto chi è il buon crisitano nella parabola del Buon Samaritano".
Il Papa: ipocrita dirsi cristiano e cacciare i rifugiati
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​L'ipocrisia è "il peccato che Gesù condanna di più" ha detto papa Francesco nel corso del dialogo, nell'Aula Paolo VI, con un gruppo di mille luterani in pellegrinaggio ecumenico a Roma. "La malattia, ma si può dire anche il peccato che Gesù condanna di più - ha detto - è l'ipocrisia. Non si può essere cristiano senza vivere da cristiano. Non si può essere cristiano senza fare quello che Gesù ci insegna con il Vangelo di Matteo, 25 (il Vangelo delle Beatitudini, ndr). Quello è il protocollo col quale tutti noi saremo giudicati. Gesù ammonisce i suoi discepoli contro questo peccato, contro questo modo di fare ipocrita. È un atteggiamento ipocrita dirsi cristiano e cacciare un rifugiato, o quello che ha bisogno del mio aiuto. Gesù ci ha insegnato chi è il buon cristiano nella parabola del Buon Samaritano". "Non mi piaccioni i luterani e i cattolici tiepidi"Bergoglio ha detto di amare "i luterani buoni che seguono davvero la fede di Gesù Cristo. Invece non mi piacciano i cattolici tiepidi e i luterani tiepidi, questi non mi piacciano". Il Papa è poi tornato a puntare il dito contro "quella contraddizione, questi che vogliono difendere il Cristianesimo in Occidente e dall'altra parte sono contro le altre religioni e contro i rifugiati. Questa non è una cosa dei libri, è una cosa dei telegiornali e di tutti i giorni". Il proselitismo veleno contro l'ecumenismo"Il proselitismo è il veleno più forte contro il cammino ecumenico" ha detto ancora Francesco dialogando con i mille luterani ricevuti in udienza nell'Aula Paolo VI. Al Papa è stata fatta anche una domanda sulle riforme: "I teologi medievali dicevano che la Chiesa deve essere sempre riformata. Questo è progredire". "I più grandi riformatori della Chiesa sono i santi: uomini e donne che seguono e mettono in pratica la parola del Signore e che hanno l'anima piena del Vangelo".

A fine mese il viaggio in Svezia   Il Papa ha invitato i luterani a continuare nel cammino ecumenico: "Possiamo continuare con fiducia il nostro cammino ecumenico, perché sappiamo che, al di là di tante questioni aperte che ancora ci separano, siamo già uniti. Quello che ci unisce è molto di più di quello che ci divide". Il Papa ha ricordato che a fine mese, "a Dio piacendo, mi recherò a Lund, in Svezia, e insieme alla Federazione Luterana Mondiale faremo memoria, dopo cinque secoli, dell'inizio della riforma di Lutero e ringrazieremo il Signore per cinquant'anni di dialogo ufficiale tra luterani e cattolici".

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