Papa Francesco ricorda
i monaci di Thiberine, in
Algeria, uccisi nel 1996, firmando la prefazione di un libro, L'héritage (a cura di Christophe Henning,
Paris, Bayard, 2016, pagine 180), che esce oggi in Francia.
"
Rapiti la notte tra il 26 e il 27 marzo 1996, i
sette monaci di
Tibhirine sono stati
assassinati dopo lunghi giorni di sequestro,
vittime della lotta fratricida che dilaniava il paese", scrive
Francesco nel testo tradotto in italiano dall'
Osservatore Romano.
"Ma gli assassini non hanno preso loro la vita: l'avevano donata
in anticipo, proprio come gli altri dodici religiosi e religiose,
tra i quali il nostro fratello vescovo
Pierre Claverie, ucciso in
Algeria durante quegli anni bui". Venti anni dopo la loro morte,
scrive tra l'altro
Francesco, "siamo invitati a essere a nostra
volta segni di semplicità e di misericordia, nell'esercizio
quotidiano del dono di sé, sull'esempio di Cristo. Non ci sarà
altro modo di combattere il male che tesse la sua tela nel nostro
mondo. A
Tibhirine si viveva il dialogo della vita con i
musulmani; noi, cristiani, vogliamo andare incontro all'altro,
chiunque egli sia, per allacciare quell'amicizia spirituale e
quel dialogo fraterno che potranno vincere la violenza".
"Per conquistare il cuore dell'uomo, bisogna amare", confidava fratel
Christophe, il più giovane della comunità. Ecco il messaggio che
possiamo serbare nel nostro cuore. È semplice e grande:
sull'esempio di
Gesù, fare della nostra vita un Ti amo".
Il volume è una raccolta di testimonianze di diverse personalità
sui frutti del messaggio di pace e di convivenza tra
cristianesimo e
islam dei
sette monaci trappisti, sequestrati e
uccisi in
Algeria nel 1996. La prefazione del Papa è firmata due
gennaio 2016.