lunedì 29 settembre 2014
​Il Papa con 30mila anziani, presente anche Benedetto XVI (Le foto | Il discorso | L'omelia)

4/10 LA PREGHIERA PER IL SINODO
Che lieviti la montagna di P. Sequeri
#iopregocon Francesco e #sinodo: i "social" per la Veglia
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"La violenza sugli anziani è disumana, come quella sui bambini, ma Dio non vi abbandona, è con voi, con il suo aiuto voi siete e continuerete ad essere memoria per il vostro popolo e anche per noi". Il Papa lo ha detto domenica mattina rivolto in particolare a Mubarak e Aneesa, 74 e 68 anni, sposi da 51 anni, con 10 figli e dodici nipoti. Sono profughi dal Kurdistan iracheno, e hanno raccontato le sofferenze del loro popolo, in piazza San Pietro, davanti a circa 30mila persone, in occasione dell'incontro dei nonni del mondo. Anche Benedetto XVI ha partecipato alla prima parte dell'incontro, e a lui il Papa ha dedicato non solo parole, ricordando che lo considera un consigliere e che è bello averlo in Vaticano, ma anche gesti: un abbraccio caldo, con Benedetto XVI che sembrava aggrapparsi al successore, all'arrivo in piazza, e ancora al momento in cui papa Ratzinger si è congedato. E forse era dedicata in modo particolare al predecessore la riflessione che papa Francesco ha inserito a braccio: "Gli anziani, i nonni, hanno una capacità di pregare per le situazioni più difficili, una grande capacità, e quando pregano per queste situazioni, la loro preghiera è forte".    Nelle risposte agli anziani prima della Messa papa Francesco ha sviluppato molto concretamente la condanna della cultura dello scarto e del "dio denaro", e nella Messa il tema della alleanza tra le generazioni, essenziale per la vita di un popolo, e antidoto contro il "totalitarismo". Nell'Angelus infine, anche con la richiesta semischerzosa di pregare per il card. Baldisseri, "il principale responsabile" del Sinodo sulla famiglia, ha puntato l'attenzione sull'"importante evento", in agenda dal 5 al 19 prossimi, con all'ordine del giorno temi complessi, primo fra tutti quello dei divorziati risposati, e a cui ieri la Chiesa universale ha dedicato una giornata speciale di preghiera.     "Non sempre un nonno o una nonna - ha detto tra l'altro - hanno una casa, allora ben vengano le case per gli anziani, ma che siano veramente case e non prigioni, e che siano per gli anziani, che siano per gli anziani e non per l'interesse di qualcuno altro, non ci devono essere istituti dove gli anziani vivono nascosti e dimenticati". "Quante volte - ha ribadito - si scartano gli anziani con atteggiamento di abbandono che sono una vera e propria eutanasia, si scartano i bambini, i giovani perché non hanno lavoro e si scartano gli anziani con la pretesa di mantenere un sistema economico equilibrato al centro del quale c'è il dio denaro".    "Ci sono talvolta generazioni di giovani che, per complesse ragioni storiche e culturali, vivono in modo più forte il bisogno di rendersi autonomi dai genitori, quasi di 'liberarsì del retaggio della generazione precedente. È come un momento di adolescenza ribelle. Ma, - ha sottolineato - se poi non viene recuperato l'incontro, se non si ritrova un equilibrio nuovo, fecondo tra le generazioni, quello che ne deriva è un grave impoverimento per il popolo, e la libertà che predomina nella società è una libertà falsa, che quasi sempre si trasforma in totalitarismo".    Nella omelia anche la sottolineatura del fatto che "Gesù non ha abolito la legge sulla famiglia, ma l'ha portata a compimento". Prima della Messa l'incontro è stato animato anche da esecuzioni di Andrea Bocelli, Massimo Ranieri e Claudio Baglioni. Alla fine del rito il Papa ha donato ad alcuni anziani copie del Vangelo scritto in caratteri molto grandi, per facilitarne la lettura. Sul sagrato, la icona che sarà portata nell'aula dei lavori sinodali e che raffigura la famiglia di Gesù.
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