lunedì 22 dicembre 2014
Papa Francesco nel discorso ai vertici vaticani elenca i 15 mali della Curia romana e di ciascuno: «tentazioni che indeboliscono il nostro servizio al Signore». (IL TESTO INTEGRALE)

Il dipinto e l'autore di Stefania Falasca
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Un’approfondita analisi per «un vero esame di coscienza», in modo da «preparare il nostro cuore al Sacramento della Riconciliazione prima del Santo Natale»: è quello che Francesco ha consegnato alla Curia romana nel tradizionale incontro pre-natalizio del Papa con i suoi più stretti collaboratori nel servizio alla Chiesa. Una riflessione, quella del Santo Padre, che ha scelto la forma del «catalogo delle malattie» (come lui stesso l’ha definito, richiamando i «Padri del deserto»), con l’elencazione di ben 15 mali su cui riflettere, partendo però dalla gratitudine – «Desidero insieme a voi elevare al Signore un vivo e sentito ringraziamento per l’anno che ci sta lasciando», per «tutto il bene che Egli ha voluto generosamente compiere attraverso il servizio della Santa Sede» – per poi giungere a un’umile richiesta di «perdono per le mancanze commesse "in pensieri, parole, opere e omissioni"». La Curia – nota il Papa prima di esaminare le "malattie" – è un corpo dinamico», «non può vivere senza nutrirsi e senza curarsi», «senza avere un rapporto vitale, personale, autentico e saldo con Cristo»: «Un membro della Curia che non si alimenta quotidianamente con quel cibo diventerà un burocrate – sottolinea Francesco –: un formalista, un funzionalista, un impiegatista». A chi serve la Chiesa è indispensabile «la preghiera quotidiana, la partecipazione assidua ai Sacramenti, in modo particolare all’Eucaristia e alla riconciliazione, il contatto quotidiano con la parola di Dio e la spiritualità tradotta in carità vissuta sono l’alimento vitale per ciascuno di noi». Ecco dunque l’elenco delle malattie (nel discorso integrale, reperibile anche sull’edizione di «Avvenire» di martedì 30 dicembre, la loro trattazione analitica). 1. La malattia del sentirsi "immortale", "immune" o addirittura "indispensabile". 2. La malattia del "martalismo" (Marta), dell’eccessiva operosità. 3. La malattia dell’"impietrimento" mentale e spirituale. 4. La malattia dell’eccessiva pianificazione e del funzionalismo. 5. La malattia del mal coordinamento. 6. La malattia dell’Alzheimer spirituale. 7. La malattia della rivalità e della vanagloria. 8. La malattia della schizofrenia esistenziale. 9. La malattia delle chiacchiere, della mormorazione e dei pettegolezzi. 10. La malattia di divinizzare i capi. 11. La malattia dell’indifferenza verso gli altri. 12. La malattia della faccia funerea. 13. La malattia dell’accumulare. 14. La malattia dei circoli chiusi. 15. La malattia del profitto mondano, degli esibizionismi.

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