mercoledì 29 aprile 2015
​Era arrivata, prima donna, a lavorare sul fronte dei media per la Conferenza episcopale americana, dopo aver coordinato l'informazione nella Gmg di Denver.
COMMENTA E CONDIVIDI
Si è spenta suor Mary Ann Walsh. “Sorella Mary Ann”, la chiamavano, affettuosamente, i giornalisti statunitensi con i quali ha lavorato per vent’anni, dal 1994 al 2014. Suor Mary Ann Walsh, portavoce della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), prima donna ad occupare questo ruolo, è deceduta ieri, 28 aprile, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Aveva 67 anni ed apparteneva alla Congregazione delle Sorelle della Misericordia, nella quale era entrata a 17 anni, nel 1964. L’esperienza della Gmg di Denver e la passione per il giornalismo Arrivata alla conferenza episcopale americana dopo aver coordinato, in modo fruttuoso, i mass media in occasione della Giornata mondiale della gioventù di Denver, nel 1993, la religiosa era molto apprezzata per il suo modo chiaro e lineare di dialogare con la stampa. Appassionata di scrittura, suor Mary Ann era anche giornalista ed aveva lavorato per il quotidiano “L’Evangelista”, edito dalla diocesi Albany, la sua città di origine. “Sono entrata nel mondo dei mass media perché voglio aiutare le persone – raccontava Walsh – Ho pensato che posso fare da ponte tra i bisognosi e coloro che possono aiutarli”. I Conclavi del 2005 e del 2013 E infatti, suor Ann era stata anche corrispondente da Roma e Washington per il Catholic News Service ed aveva coordinato la stampa americana durante i Conclavi del 2005 e del 2013. Dopo aver curato l’edizione statunitense di alcuni libri di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, nel luglio 2014 suor Walsh aveva lasciato il suo incarico di portavoce ed aveva iniziato a scrivere, come editorialista, per “America”, la rivista dei gesuiti nel Paese. Il Premio dell’Associazione Stampa Cattolica Particolarmente vicina ad alcuni temi del magistero di Papa Francesco, come quello della giustizia sociale, suor Mary Ann aveva ricevuto, lo scorso marzo, il premio “San Francesco di Sales” dall’Associazione della Stampa Cattolica (Cpa), grazie – questa la motivazione – “al suo straordinario impegno nel perseguire l’integrità della parola”. “La sua vita al servizio della stampa cattolica, della Conferenza episcopale statunitense e della Chiesa, è eccezionale e un modello per tutti”, aveva spiegato Rob De Francesco, presidente della Cpa. A consegnarle il riconoscimento, era stato il vescovo di Salt Lake City, mons. John Charles Wester, direttore della commissione episcopale statunitense per le comunicazioni. (Radio Vaticana)
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: