mercoledì 25 gennaio 2012
La Chiesa ha bisogno "di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane che, piccole e indifese, furono capaci di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto". Lo afferma il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale missionaria. Il testo del messaggio | Il commento di padre Gheddo
La catechesi del mercoledì
Omelia della celebrazione ecumenica a San Paolo fuori le mura
COMMENTA E CONDIVIDI
La Chiesa ha bisogno "di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane che, piccole e indifese, furono capaci, con l'annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto". Lo afferma il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale missionaria intitolata quest'anno "Chiamati a far risplendere la Parola di verità". "Uno degli ostacoli allo slancio della evangelizzazione - osserva Benedetto XVI - è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale, ma di gran parte dell'umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta...".Ma, spiega il Pontefice, la ricorrenza del 47esimo anniversario del Decreto conciliare Ad gentes (7 dicembre 1965), "l'apertura dell'Anno della fede e il sinodo dei vescovi sul tema della nuova  evangelizzazione concorrono a riaffermare la volontà della Chiesa di impegnarsi con maggior coraggio e ardore nella missio ad gentes...". Papa Ratzinger chiede alla Chiesa di "adeguare costantemente stili di vita, piani pastorali e organizzazione diocesana" alla missione, "questa dimensione fondamentale di essere Chiesa, specialmente nel nostro mondo in continuo cambiamento". Infine un ringraziamento alle Pontificie opere missionarie, e un apprezzamento per le "Chiese nei territori di missione, Chiese per lo più giovani, spesso di recente fondazione" per le quali "la missionarietà è diventata una dimensione connaturale, anche se esse stesse hanno ancora bisogno di missionari".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: