giovedì 2 luglio 2015
«Il mio stupore di femminista laica: che verità potente nella Laudato si’». Esperti internazionali a convegno sul tema «Le persone e il Pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta». 
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La Laudato si’ non è rivolta solamente al mondo cattolico, ma riguarda «ogni persona che vive su questo pianeta. Posso dire che in quanto femminista, ebrea e laica è stata per me una sorpresa essere invitata in Vaticano». È quanto ha affermato Naomi Klein, scrittrice e attivista di fama mondiale, sui temi legati alla globalizzazione economica e al cambiamento climatico, intervenendo ieri presso la Sala Stampa della Santa Sede nel corso della conferenza stampa di presentazione del Convegno internazionale: "Le persone e il Pianeta al primo posto: l’imperativo di cambiare rotta". L’evento, che è promosso dal Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e dal Cisde (rete internazionale di ong cattoliche per lo sviluppo), si svolge oggi e domani all’Augustinianum di Roma, e intende dare impulso internazionale ai temi trattati da papa Francesco nell’enciclica, in vista dell’appuntamento sul clima a Parigi (30 novembre-11 dicembre 2015). All’iniziativa partecipano tra gli altri Mary Robinson, responsabile per i problemi legati al cambiamento climatico delle Nazioni Unite e il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. A presentare l’iniziativa erano presenti anche il professore Ottmar Edenhofer, presidente dell’Ipcc (Intergovernamental panel on climate change), Bernd Nilles, responsabile del Cisde e Flaminia Giovanelli, sottosegretario per il Pontificio Consiglio della giustizia e della pace.Naomi Klein, autrice del best-seller No logo e più recentemente del volume Una rivoluzione ci salverà, dopo essersi detta "onorata" dell’invito ricevuto, ha parlato dell’urgenza di «costruire alleanze ampie e inedite che possano coinvolgere persone di culture differenti» e ha citato lo slogan fatto proprio dalla manifestazione sui rischi del cambiamento climatico tenutasi nel settembre scorso a New York: «Per cambiare tutto abbiamo bisogno di tutti. L’enciclica – ha osservato – è stata una sorpresa per il coraggio dimostrato dal Papa in un momento in cui i politici non ne manifestano, c’è una verità potente nel testo». La Laudato si’, ha ripetuto più volte Klein, «va letta interamente, non limitandosi a qualche sintesi o riassunto». L’interconnessione fra le varie questioni del nostro tempo – ha aggiunto – è il messaggio centrale del documento, e la nuova attenzione sul clima che sta emergendo «si fonda proprio sulla più coraggiosa verità espressa nell’enciclica: cioè che l’attuale sistema economico sta alimentando la crisi climatica e allo stesso tempo ci impedisce attivamente di prendere i provvedimenti necessari per evitarla». «Con questa enciclica – ha poi affermato – si forma un nuovo tipo di consapevolezza che lega la questione climatica ai temi dell’equità sociale, ed è da questo approccio che possono nascere alleanze sorprendenti». Il professor Ottmar Edenhofer ha quindi sottolineato come l’enciclica affondi sulle diseguaglianze prodotte dal cambiamento climatico che «colpisce in modo particolare le popolazioni più povere». «Per la prima volta nella storia – ha affermato – si fa riferimento all’atmosfera come a un bene comune di tutta l’umanità» e per questo va salvaguardata secondo criteri di giustizia, perché «è un diritto umano fondamentale». «L’utilizzo dei carburanti fossili altamente inquinanti, in particolare il carbone e il petrolio – ha osservato Flamina Giovanelli, pronunciando l’intervento del cardinale Peter Turkson – devono essere sostituiti progressivamente senza alcun indugio a favore di un utilizzo delle fonti di energia rinnovabile che facilitino una transizione energetica». Quindi è toccato a Bernd Nilles illustrare la mobilitazione in corso del mondo cattolico in vista dell’importante conferenza sul clima di Parigi. Non ci sarà solo il negoziato fra i governi di tutto il mondo nella capitale francese - ha detto - ma anche un fiorire di iniziative affinché vengano raggiunti risultati concreti: «Sarà una sorta di pellegrinaggio di persone di tutte le fedi, e noi vogliamo testimoniare l’impegno della Chiesa cattolica in questo senso».
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