lunedì 20 aprile 2015
​​Francesco presiederà, il 24 settembre, durante il suo viaggio negli Usa, la canonizzazione del francescano beatificato da Giovanni Paolo II. Di origine spagnola fondò molte missioni cattoliche in California.
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Papa Francesco presiederà personalmente a Washington, il 24 settembre prossimo durante il suo viaggio negli Usa, la canonizzazione di padre Junipero Serra, francescano e missionario spagnolo, originario di Maiorca, che nel mille e settecento fondò diverse missioni cattoliche in Alta California. E che è stato beatificato da Giovanni Paolo II il 25 settembre 1988.La cerimonia si svolgerà al santuario nazionale dell'Immacolata concezione. Lo ha annunciato il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, nel corso di una conferenza stampa dedicata alla Giornata di riflessione "Fray Junipero Serra, apostolo della California, testimone di santità" che si svolgerà il prossimo due maggio al North American College sul Gianicolo e sarà conclusa da una messa celebrata dal Papa in persona. La Giornata di riflessione, spiega il Vaticano, è finalizzata a diffondere la conoscenza sulla vita, la missione e la testimonianza di santità di Fray Junípero Serra, e a favorire la devozione al prossimo futuro Santo, in preparazione del Viaggio Apostolico di Papa Francesco negli Stati Uniti d'America.

La biografia Junipero Serra, al secolo Miquel Josep Serra i Ferrer nacque a Petra, sull’isola di Maiorca, il 24 novembre 1713. Nel 1730 entrò nell'ordine dei frati minori francescani. Intelligente e studente modello divenne lettore di filosofia ancor prima di essere ordinato sacerdote. Si dottorò in teologia all'Università di Lullian a Palma di Maiorca dove insegnò filosofia al Collegio di san Ferdinando prima di essere destinato al Collegio di San Fernando in Messico, dove giunse nel 1749. Insegnò poi teologia all’università di Città del Messico. In quel periodo ebbe un incidente che gli causò una ferità a una gamba, i cui postumi non lo abbandonarono mai. Su sua richiesta venne inviato in missione a Sierra Gorda, Messico settentrionale. Qui rimase 9 anni e tradusse il catechismo nella lingua degli indigeni. Rientrato a Città del Messico, divenne famoso come predicatore. Il suo zelo lo indusse frequentemente ad essere molto duro nel concedere la penitenza ai peccatori. Ma era molto duro anche con se stesso, imponendosi sofferenze corporali quali in cilicio ed altre penitenze. Nel 1767, in qualità di padre superiore guidò 15 francescani inviati nelle missioni della Baja California, tra gli indiani. La Spagna aveva espulso i gesuiti da tutti i suoi possedimenti e le loro missioni furono passate ai francescani. Serra divenne il responsabile delle missioni francescane in California, che raggiunse nel 1768. In California fondò 21 missioni. Nel 1771 si spostò nella missione Carmel nell'Alta California, che divenne la sua sede centrale. Si scontrò però con le autorità spagnole, ma 2 anni dopo tornò a Città del Messico dove chiese e ottenne dal viceré la rimozione del governatore a lui ostile. Serra potè così rientrare in California. Qui nel 1778 venne autorizzato alla somministrazione del sacramento della cresima ai fedeli di tutta la California. Ma entrò di nuovo in contrasto con le autorità civili, che pretesero una bolla papale per poter continuare ad amministrare il sacramento. Ancora una volta dovette intervenire il viceré, che gli concesse di potere esercitare di nuovo questo diritto. Così negli ultimi anni di vita visitò molte missioni, viaggiando per centinaia di chilometri per cresimare tutti coloro i quali erano stati battezzati. Questo nonostante la salute malandata e il dolore a una gamba. I documenti dicono che cresimò 5.309 cristiani, quasi tutti indiani convertiti al cattolicesimo. Morì il 28 agosto 1784 a 70 anni, a causa del morso di serpente alla missione di Carmel e venne sepolto sotto il pavimento della chiesa.

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