giovedì 14 agosto 2014
COMMENTA E CONDIVIDI
«Ci vuole una festa dell'Assunta un po' diversa! Spinti da Maria che "si reca in fretta" da sua cugina Elisabetta, siamo provocati a non voltarci dall'altra parte, negando a chi soffre ogni forma di vicinanza». Lo scrive monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, nel suo editoriale sulla prima pagina di «Avvenire» del 15 agosto, spiegando la giornata di preghiera promossa nella solennità dell'Assunta dalla Chiesa Italiana per i cristiani perseguitati in Iraq, Siria e Nigeria e dove sono oggetto di vessazioni a motivo della fede. «Oggi – aggiunge Galantino – celebriamo l'Assunta associando al corpo glorificato e al volto splendido di Maria riprodotti dall'iconografia classica il volto ed il corpo sfigurati dalla fame, straziati dalla violenza gratuita, umiliati e negati in fondo ai nostri mari, crocifissi e derisi nel corpo e nella storia di donne e uomini che hanno l'unica colpa di essere cristiani», in terre dove – scrive il segretario della Cei – «è in atto una vera e propria Shoa cristiana». Ma «la nostra Europa, attenta a distribuire con solerzia "raccomandazioni" dal valore talvolta inutile se non proprio discutibile rimane infatti distratta e indifferente, cieca e muta» davanti a «questo massacro senza fine». L’editoriale si può leggere su Avvenire di venerdì 15 agosto. Acquista la tua copia: clicca QUI
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: