lunedì 23 marzo 2015
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Lo chiamano il “Missionario in camice bianco”. Il Ministero della Salute del Benin gli ha conferito la Legion d’onore. In quel paese, fra Fiorenzo Priuli è l’anima dell’ospedale di Tanguieta, dove opera come ortopedico. Il frate camuno – è nato a Cemmo di Capodiponte – festeggerà il 50esimo di professione religiosa domenica 29 marzo. Accanto a lui, a Romano d’Ezzelino dove ha sede l’associazione Utaonlus che lo aiuta con un’intensa attività di sensibilizzazione, ci sarà tutta la provincia Lombardo-Veneta dell’Ordine Ospedaliero San Giovanni di Dio, meglio nota come i Fatebenefratelli. Fra Fiorenzo è un grande esperto di Aids – ha collaborato su questo fronte anche con l’Oms – e i religiosi di San Giovanni di Dio in Africa sono in prima linea nella lotta contro Ebola. Secondo i suoi confratelli, fra Fiorenzo «incarna nell’oggi l’ospitalità secondo lo stile di San Giovanni di Dio, che si rifà allo spirito del buon samaritano del Vangelo. La sua persona, le sue azioni, la sua organizzazione ed i suoi collaboratori a tutti i livelli sono la testimonianza reale e tangibile che il Regno di Dio è qui e che lo Spirito Santo ci guida ad edificarlo ogni giorno». Si dice che già quand’era scolastico a Milano primeggiasse tra i giovani religiosi per lo spirito missionario e appena la sua preparazione fu sufficiente, i Superiori gli permisero di partire per l’Africa: raggiunse Afagnan nel 1969, dove lavorando nell’Ospedale contrasse la tubercolosi e fu costretto a rientrare in Italia per curarsi. Mentre tutti lo davano per spacciato, ottenne il permesso dal Padre Generale di studiare medicina. Non ancora laureato tornò in Africa e finì gli studi facendo il pendolare tra Afagnan e l’Università di Milano. «Come medico chirurgo divenne presto uno specialista nel rimettere in piedi i bambini rimasti paralizzati alle gambe in seguito alla poliomielite», raccontano all’Utaonlus. L’associazione da vent’anni aiuta fra Fiorenzo a curare i malati poveri: conta su 50 soci ordinari, 285 soci benemeriti e 500 offerenti annuali grandi e piccoli. Nel 2014 ha erogato agli ospedali africani 323 mila euro..
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