lunedì 22 settembre 2014
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​Passaggi che scaldano il cuore. La famiglia come risposta alla crisi che stritola la società e i cuori. Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiare commenta a caldo la prolusione di Bagnasco. "Ci piace la mappa delle priorità con lo sguardo aperto a tutto l’umano, all’intimo della persona, ma al tempo stesso a tutto il mondo. Ci piace l’attenzione alle crisi globali, alla guerra, a quello che succede lontano da casa, che apre la Chiesa italiana ad un’attenzione e ad una solidarietà senza confini, anziché rinchiudersi nel ristretto mondo delle nostre case, delle nostre città, dei nostri circuiti (anche ecclesiali)". Ma Belletti sottolinea anche "l’attenzione alla singola madre che accoglie un figlio down, con una generosità di vita che sconfigge, da sola, ogni ideologia e ogni razionalità disumana". "Ovviamente non poteva mancare l’attenzione al Sinodo di ormai prossima apertura, all’educazione, al lavoro e alla crisi. Ci piace la centralità della famiglia, soprattutto per la chiarezza: ci piace la definizione della famiglia come grembo naturale della vita dove i figli non si producono ma si generano". Le associazioni familiari si sentono pienamente riconosciute quando il cardinale Bagnasco dice che "non c’era bisogno di una crisi così grave e perdurante per riconoscere che la famiglia naturale è veramente il presidio della tenuta non solo affettiva ed emotiva delle persone, ma anche sociale ed economica. Per questo invitiamo le famiglie a farsi protagoniste della vita sociale attraverso reti virtuose". E questo è esattamente quello che le associazioni, da sole e nella rete del Forum, cercano di testimoniare e di realizzare quotidianamente, con tutte le fatiche e le difficoltà di questi anni. Ma anche con la serena consapevolezza, conclude Belletti, che "la famiglia naturale è davvero una buona notizia, per la felicità di ogni persona e per la costruzione di una società più umana".Anche Scienza & Vita saluta con interesse la visione espressa dal cardinale Bagnasco sulla famiglia. "In un tempo e in una società che tentano di appiattire il pensiero su posizioni che vanno in direzione di una lenta e inesorabile deriva nichilista, facciamo nostro l'appello lanciato dalla Conferenza Episcopale italiana affinché si denunci la vacuità di questa cultura imperante per promuovere una parola che ha il coraggio di andare contro corrente". La presidente nazionale dell'associazione Scienza & Vita, Paola Ricci Sindoni, plaude al passo contro il "totalitarismo culturale" contenuto nella prolusione del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che ha aperto il Consiglio episcopale permanente.
"La maggioranza del nostro Paese e il sentire comune condividono nelprofondo che i valori della vita e della famiglia sono ancora le basifondative del nostro tessuto comunitario e non possono né devonoessere intimiditi o ridotti al silenzio dalla prepotenza di lobbyminoritarie - sottolinea Ricci Sindoni - Occorre smascherare letrappole mistificanti del pensiero unico, frutto del relativismoetico, per ridare prospettive di una speranza sociale che passiattraverso l'attenzione e la cura per quanti sono messi al margine: ipiù poveri, i più fragili, i più soli".
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