venerdì 25 ottobre 2013
Ricevendo i partecipanti all'assemblea del Pontifico Consiglio per la famiglia, il Pontefice ha affermato che la comunità-famiglia «chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più oggi quando prevale la tutela dei diritti individuali». Oggi e domani la Giornata della Famiglia. IL TESTO
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​"La famiglia, che si fonda sul matrimonio, è il motore del mondo e della storia". Lo ha detto papa Francesco ricevendo stamani in udienza i partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia, guidato da monsignor Vincenzo Paglia.Parlando nella sala Clementina del palazzo Apostolico, il Pontefice ha detto: "La famiglia è una comunità di vita che ha una sua consistenza autonoma, non è la somma delle persone che la costituiscono, ma una comunità di persone - e qui ha citato Giovanni Paolo II -. È il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana". La famiglia, ha proseguito, "è fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella più fragile e più debole. Nella famiglia, la persona prende coscienza della propria dignità e riconosce la dignità di ogni singola persona, in modo particolare di quella malata, debole, emarginata".Questa dunque è la comunità-famiglia, che "chiede di essere riconosciuta come tale, tanto più oggi - sottolinea il Papa - quando prevale la tutela dei diritti individuali".Ribadendo che "la famiglia si fonda sul matrimonio", Francesco spiega che "attraverso un atto d'amore libero e fedele, gli sposi cristiani testimoniano che il matrimonio, in quanto sacramento, è la base su cui si fonda la famiglia e che rende più solida l'unione dei coniugi e il loro reciproco donarsi. L'amore sponsale e familiare rivela anche chiaramente la vocazione della persona ad amare in modo unico e per sempre". Per il Papa, "le prove, i sacrifici e le crisi della coppia, come della stessa famiglia, rappresentano dei passaggi per crescere nel bene, nella verità e nella bellezza". Infatti, "nel matrimonio ci si dona completamente, senza calcoli né riserve, condividendo tutto: doni e rinunce. È questa l'esperienza che i giovani possono imparare dai genitori e dai nonni"."Proponiamo a tutti, con rispetto e coraggio, la bellezza del matrimonio e della famiglia illuminati dal Vangelo - ha detto papa Francesco - per questo ci avviciniamo con attenzione e affetto alle famiglie in difficoltà", "per tanti motivi sofferenti", "ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati. A tutte vogliamo stare vicino".
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