venerdì 18 marzo 2016
Comunicato finale del Consiglio permanente Cei: stop al sensazionalismo sugli immigrati. «Discutere delle trivelle nelle comunità». 90mila italiani iscritti alla Gmg. Più trasparenza nell'amministrazione dei beni della Chiesa. IL COMUNICATO 
LA CONFERENZA STAMPA «Trivelle, coinvolgere di più la popolazione»
«Migranti, l'impegno della Chiesa»
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Al Consiglio episcopale permanente sono stati presentati “alcuni criteri essenziali, volti a confermare e rafforzare ulteriormente la chiarezza e la trasparenza nell’amministrazione dei beni della Chiesa”. È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio permanente della Cei, diffuso oggi. In particolare, per quanto concerne l’elargizione di contributi con fondi provenienti dall’otto per mille, “oltre alla necessaria corrispondenza con le finalità previste dalla Legge 222/85, si è evidenziata l’importanza di acquisire il bilancio preventivo e consuntivo della realtà richiedente, a comprova di solidità etica ed economica; il piano di finanziamento e sostenibilità del progetto, per il quale si chiede una compartecipazione economica dell’ente beneficiato, al fine di sollecitarne l’iniziativa responsabile; la necessaria rendicontazione, nonché una documentazione attestante che la realtà destinataria del contributo ne abbia fatto conoscere la provenienza”.Nel comunicato finale si annuncia che sarà papa Francesco anche quest'anno ad aprire l'Assemblea generale della Cei, in programma a maggio, "a conferma di una disponibilità generosa e attenta". Il tema principale sarà il rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente: i processi di formazione partiranno da alcuni passaggi nodali della vita del presbitero: testimonianza e missione, soprattutto, con tutta l'attrezzatura che serve per evangelizzare "in questo tempo" scristianizzato, accanto ai poveri, alle fragilità. Si deve passare dalla "pastorale del campanile alla pastorale del campanello".

 

Un'altra notizia riguarda la Gmg in Polonia di fine luglio: gli iscritti italiani superano i 90mila, provenienti da 170 diocesi, accompagnati da 120. I migrantiI vescovi italiani condividono "la preoccupazione per gli esiti di gestione dei flussi migratori, che segnalano una vera e propria selezione, e, quindi, un'esclusione, di nazionalità". Lo afferma il comunicato finale del Consiglio Episcopale Permanente rilevando che i presuli "hanno sottolineato la necessità di procedure celeri ed efficaci nell'identificazione e nel ricollocamento in Europa, come anche nella messa a punto di un serio programma di inserimento abitativo e lavorativo".In particolare, spiega la nota, "è emersa la condizione dei minori non accompagnati, per i quali ancora si stenta ad avviare percorsi di affidamento in strutture familiari, e quella di quanti si sono visti negare il permesso di soggiorno umanitario: sono persone senza prospettive, che rischiano di cadere in situazione di irregolarità, andando a esporsi a condizioni di insicurezza, irreperibilità e sfruttamento". Si ricorda poi quanto detto dal cardinale Angelo Bagnasco nella Prolusione, lunedì scorso: nelle strutture ecclesiali hanno trovato accoglienza 20mila persone, un quinto di tutti coloro che sono dentro il sistema dell'accoglienza in Italia. LA PROLUSIONE DEL CARDINALE BAGNASCO Si discuta sulle trivelleNel Consiglio Episcopale Permanente i vescovi italiani hanno discusso anche "sulla questione ambientale e, in particolare, sulla tematica delle trivelle, ossia se consentire o meno agli impianti già esistenti entro la fascia costiera di continuare la coltivazione di petrolio e metano fino all'esaurimento del giacimento, anche oltre la scadenza della concessioni". Si rileva "l'importanza che essa sia dibattuta nelle comunità per favorirne una soluzione appropriata alla luce dell'enciclica 'Laudato si" di Papa Francesco". Chiarezza e trasparenza in ambito economicoAl Consiglio episcopale permanente, riunito a Genova da lunedì a mercoledì, "sono stati presentati alcuni criteri essenziali, volti a confermare e rafforzare ulteriormente la chiarezza e la trasparenzanell`amministrazione dei beni della Chiesa. In particolare, per quanto concerne l'elargizione di contributi con fondi provenienti dall'otto permille, oltre alla necessaria corrispondenza con le finalità previste dalla Legge 222/85, si è evidenziata l`importanza di acquisire il bilancio preventivo e consuntivo della realtà richiedente, a comprova di solidità etica ed economica; il piano di finanziamento e sostenibilità del progetto, per il quale si chiede una compartecipazione economica dell`ente beneficiato, al fine di sollecitarne l`iniziativa responsabile; la necessaria rendicontazione, nonché una documentazione attestante che la realtà destinataria del contributo ne abbia fatto conoscere laprovenienza".

 

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