sabato 20 luglio 2013
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Creativo ma soprattutto persistente. Dopo quindici lettere e una lunga attesa, Leandro Martins, un giovane ciclista gaucho (così sono chiamati in Brasile gli abitanti dello Stato del Rio Grande do Sul) è stato ricevuto con la sua bicicletta da Papa Francesco giovedì scorso. «È un storia incredibile – spiega il ciclista -, ho scritto a un suo segretario particolare molte lettere dicendogli che magari avrebbero riso di me, ma anche se non professo alcuna fede avrei avuto il grande desiderio di conoscere il Papa che ammiro molto. Ho scritto quando ero in giro per l’Europa, quando sono giunto in Italia, infine appena arrivato a Roma». La telefonata di un segretario del Pontefice (di cui Martins non rivela il nome) è arrivata all’improvviso, il giorno prima dell’incontro. «Pensavo fosse uno scherzo, ero incredulo, invece il Papa aveva accettato davvero di incontrarmi alle 7 del mattino del giorno successivo. Appena mi ha visto ha detto: la prossima settimana incontrerò milioni di giovani brasiliani, tu sei il primo di loro». L’incontro è avvenuto presso la Casa Santa Marta, dopo una messa nella Cappella adiacente. La bicicletta con cui Leandro Martins ha percorso migliaia di chilometri attraversando tutta Europa, ha incuriosito il pontefice che, osservando sorpreso le poche bisacce appese alla bici, gli ha chiesto: «Ma come fai a dormire?». «Io gli ho risposto che ci sono matti dappertutto anche nella mia città, Porto Alegre. Abbiamo riso e il Papa ha annuito rispondendo che davvero la vida es loca. Infine gli ho chiesto di autografarmi la bandiera brasiliana e lui ha scritto: "Que Dios te acompañe - Francisco”».
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