lunedì 26 ottobre 2015
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«Per lo straordinario impegno profuso per il raggiungimento della piena e visibile unità di tutti i cristiani a servizio della salvezza della famiglia umana» è stato assegnato al Patriarca ecumenico Bartolomeo I il dottorato honoris causa in «Cultura dell'unità» da parte dell'Istituto universitario Sophia collegato al Movimento dei Focolari. Entrando questo pomeriggio nel gremito auditorium del Centro internazionale di Loppiano, Bartolomeo è stato accolto da un lunghissimo applauso e da un numero notevole di delegazioni ortodosse, cattoliche e protestanti. Mentre «spirituale vicinanza» è stata espressa direttamente da Papa Francesco, che ha fatto pervenire tramite il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze e Gran cancelliere dell'Istituto universitario Sophia, un messaggio di saluto a tutti i presenti e in «particolare all'amato fratello Bartolomeo» al quale ha rinnovato «sentimenti di viva stima e di sentito apprezzamento». Il Papa si è quindi rallegrato per il «doveroso riconoscimento» per l'impegno del Patriarca «nella promozione della cultura dell'unità» che «contribuisce al cammino comune delle nostre Chiese verso la piena e visibile unità, alla quale tendiamo con dedizione e perseveranza». Dopo i saluti del cardinale Betori, di Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari, degli studenti e del preside dell'Istituto, monsignor Piero Coda, il Patriarca ha tenuto la lectio magistralis ripercorrendo le tappe del cammino ecumenico dai tempi di Atenagora e di Giovanni XXIII. «La prospettiva che dobbiamo offrire al mondo perché creda e si salvi, è quella - ha detto Bartolomeo - di formare una cultura di unità nella diversità. I valori tradizionali appaiono obsoleti, le Chiese cristiane vengono considerate superate. Invece, proprio dall'accettazione delle diversità, attraverso il dialogo d'amore, attraverso il reciproco rispetto, attraverso la nostra disponibilità ad accogliere e ad essere accolti, potremo diventare per il mondo icone di Cristo e come lui nell'unità essere anche diversità». In una «tre giorni» toscana, oltre a ricevere il dottorato a Loppiano, Bartolomeo ha incontrato ieri a Firenze il cardinale Betori e celebrato con lui i Vespri in Battistero. Stamani, invece, ha visitato la comunità monastica alla Pieve di Cellole, vicino a San Gimignano, mentre domani mattina sarà a Rondine per ricevere il «Premio preziosi per la pace» e nel pomeriggio ad Arezzo, presso la Cattedrale di San Donato per una visita privata, accolto dall'arcivescovo Riccardo Fontana.
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