lunedì 23 marzo 2015
Bagnasco: "Reagire è doveroso". E sulla corruzione: è una grave offesa ai poveri.  LA PROLUSIONE |  GENDER, VAI AL DOSSIER
EDITORIALE Corrosione da fermare di Marco Tarquinio | INTERVISTA Magatti: «Nel tessuto cristiano risposte per tutti»
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​La disonestà non è solo danno al bene comune, ma è anche "offesa gravissima per i poveri e gli onesti. Ciò è insopportabile". È uno dei passaggi più forti della prolusione con la quale il cardinale Angelo Bagnasco ha aperto oggi pomeriggio i lavori della sessione primaverile del Consiglio permanente della Cei. Al tema della corruzione il presidente dei vescovi italiani ha dedicato accento forti, anche sulla scia delle vicende giudiziarie che vedono coinvolti alti dirigenti ministeriali in inchieste sulle grandi opere pubbliche. «Malcostume e malaffare sembrano diventati un “regime” talmente ramificato da essere intoccabile. Esempi ne emergono ogni giorno: come corpi in stato di corruzione, ammorbano l’aria che si respira, avvelenano la speranza e indeboliscono le forze morali». Ma quello della corruzione non è un destino fatale. "Si può reagire", assicura Bagnasco, chiamando ognuno alle proprie responsabilità.Ma c'è un'altra questione che sta a cuore ai vescovi, un'altra sorta di "corruzione" che inquina la società: è la Teoria del gender, che si «nasconde dietro a valori veri come parità, equità, autonomia, lotta al bullismo e alla violenza, promozione, non discriminazione... ma in realtà pone la scure alla radice stessa dell'umano per edificare un transumano in cui l'uomo appare come un nomade privo di meta e a corto di identità».Si tratta di una "manipolazione da laboratorio". Il cardinale si rivolge direttamente ai genitori: "Volete voi questo per i vostri figli", fin dalle scuole dell'infanzia? "Reagire è doveroso e possibile, basta essere vigili, senza lasciarsi intimidire da nessuno, perché il diritto di educare i figli nessuna autorità scolastica, legge o istituzione politica può pretendere di usurparlo. È necessario un risveglio della coscienza individuale e collettiva, della ragione dal sonno indotto a cui è stata via via costretta. Sappiate, genitori, che noi pastori vi siamo e vi saremo sempre vicini".

Nella sua prolusione il presidente della Cei ringrazia il Papa per "il dono del Giubileo straordinario", ricorda i prossimi appuntamenti della Chiesa italiana, a partire dall'Assemblea generale di maggio, fino al Convegno ecclesiale di Firenze di novembre. Un'ampia riflessione è stata dedicata alla persecuzione dei cristiani, anche in vista della preghiera domani in occasione della Giornata dei martiri, missionari e laici, dei nostri tempi. Bagnasco ha esortato "l'Europa a un serio esame di coscienza sul fenomeno di occidentali che si arruolano negli squadroni della morte". Parole di grande preoccupazione sono state espresse per i disoccupati, i migranti ("Uomini, donne, bambini che attraversano il mare per raggiungere le nostre coste con la speranza di una vita migliore"), e trovano molto, "ma certamente ancora insufficiente al fine di una vera integrazione e di una vita nuova".

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