mercoledì 2 settembre 2015
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​"Siamo venuti per chiedere una benedizione, una preghiera, un'intercessione. Anche come Chiesa non potevamo lasciarli da soli, questa gente, queste persone. Anche se non so quali prospettive potranno esserci...". È quanto dice alla Radio Vaticana il vescovo di Volterra, monsignor Alberto Silvani, che oggi ha accompagnato all'udienza generale del Papa i lavoratore dello stabilimento Smith Bits di Saline di Volterra, rimasti senza lavoro."A Volterra il lavoro non c'è più. Ormai si vive soltanto sul terzo settore: alberghi, pensioni, ristoranti, cioè sul turismo, in realtà. Ma non è che duri molto anche quello", sottolinea il vescovo dopo l'appello lanciato da Bergoglio in udienza affinché si trovi una soluzione "rapida ed equa" per la "grave congiuntura occupazionale".Secondo monsignor Silvani, la Chiesa è in prima linea per difendere i lavoratori, "nel rispetto dei diritti di tutti, come ha detto il Papa, perché capisco bene che anche la ditta avrà altri obiettivi, altri interessi, ma quello che dispiace è che nella mentalità corrente è finito lo Stato sociale, cioè ciascuno si deve arrangiare da solo. Le persone sono licenziate, lasciate a casa e si aggiustino per conto loro! - aggiunge -. Meno male che c'è la cassa integrazione, qualche sussidio che poi però finisce... E io prevedo che, andando avanti, sarà sempre peggio!".
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