giovedì 31 luglio 2014
​Appello del cardinale, arcivescovo di Milano, alle «istituzioni perché intervengano per porre fine a questo calvario». E alle donne e uomini di buona volontà: preghiere, aiuti concreti, interventi su chi ha potere
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Un appello del cardinale Angelo Scola, arcivescovo della diocesi di Milano, per i cristiani perseguitati in Medio oriente. Un invito a lasciare che questo dramma «scuota la nostra fede tiepida». Ma anche alle «istituzioni perché intervengano per porre fine a questo calvario». Quello che colpisce il cardinale è il fatto che questa terribile e accanita persecuzione a danno dei cristiani che si consuma in molte parti del mondo avvenga tra il disinteresse generale. Un calvario che non deve passare sotto silenzio. Per questo l’arcivescovo di Milano alza la propira voce «il dolore e la preoccupazione». «Faccio appello - dice tra l'altro il cardinale Scola - a tutta la Chiesa ambrosiana e a tutte le donne e gli uomini di buona volontà affinché non manchi la preghiera incessante per la condizione drammatica di questi fratelli perseguitati. Ciascuno si impegni nell’aiuto concreto per i loro bisogni e alzi la propria voce presso le Istituzioni deputate affinché facciano quanto è in loro potere per intervenire a porre fine al calvario che da troppo tempo i cristiani stanno vivendo nella regione mediorientale».
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