sabato 7 febbraio 2015
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Che relazione c’è tra Scientology e satanismo? Quali aspetti dell’occultismo pervadono la massoneria? Domande da non sottovalutare alla luce dell’età sempre più giovane di chi si accosta alla dimensione del magico, anche grazie all’ampio ventaglio di informazioni offerte su internet, col pericolo di precipitare nel vortice della dipendenza dall’occulto e diventare bersaglio del maligno. Sono gli esorcisti siciliani a lanciare l’allarme di un ricorso sempre più massiccio alle pratiche magiche da parte dei giovanissimi. Una quarantina di sacerdoti siciliani, che a Poggio San Francesco, vicino a Monreale, partecipano all’undicesimo incontro di formazione organizzato dal Centro regionale 'Giovanni Paolo II' della Conferenza episcopale siciliana. Un momento di approfondimento fondamentale per chi ascolta storie e sofferenze e cerca di discernere quando la causa è un’azione straordinaria del maligno, assolvendo a un importante ministero della Chiesa. Fondamentale il contributo di studiosi ed esperti, come i teologi don Massimo Naro e don Vito Impellizzeri e il presidente del Gris Sicilia Tullio Di Fiore.  Le esperienze vissute dagli esorcisti e dai loro collaboratori raccontano di uomini e donne devastati da dolori inspiegabili, dall’avversione al sacro, dall’odio nei confronti dei propri cari. A giudizio degli esorcisti, sono varie le cause per cui una persona può avere disturbi di origine malefica. Di solito, il demonio agisce quando «si lascia una porta aperta ». La causa può essere data da un maleficio che si subisce: fattura, maledizione, malocchio. Ma si espone al rischio di influenze malefiche o di possessione anche chi si rivolge a maghi, cartomanti, stregoni, chi partecipa a sedute spiritiche o a sette sataniche, chi si dedica all’occultismo e alla negromanzia. E non si è mai troppo giovani, come chiarisce fra’ Benigno Palilla, dei Frati minori rinnovati, consigliere dell’Associazione internazionale degli esorcisti e responsabile ormai da anni della formazione degli esorcisti siciliani. «Mi è capitato un ragazzo di 13 anni con problemi spirituali seri, di cui non si comprendeva l’origine – racconta fra’ Benigno –. Parlando, è venuto fuori che questo ragazzo un pomeriggio si trovava da solo con una ragazzina di 11 anni, la quale chiuse le finestre, accese alcune candele e cominciò a recitare preghiere al contrario. Insomma, aveva avuto un’iniziazione a qualcosa di spiritico. Bisogna stare attenti. Abbiamo saputo che nei centri commerciali, nei mercati, è possibile trovare con facilità  bamboline di pezza dotate di spilli, proprio quelle utilizzate per le fatture». E anche i suoi collaboratori raccontano di un caso riguardante una bambina piccola, per la quale non vi era certezza che ci fosse un problema di possessione diabolica. «Ma quando poi si manifestavano certe voci, quando il maligno veniva fuori chiaramente, non c’era dubbio – afferma un medico, che opera nell’équipe che affianca al lavoro di fra’ Benigno –. Se una bambina di terza o quarta elementare, che non ha alcuna conoscenza di lingua latina, alla domanda di fra’ Benigno 'Quod est nomen tuum?' (come ti chiami?), risponde con uno sguardo pieno di odio, quasi inferocita 'Non te lo dico', per me non c’era dubbio di trovarmi di fronte a una persona con problemi spirituali».  Proprio per sostenere l’opera di questi ministri della Chiesa è nata l’'Associazione internazionale esorcisti', di cui padre Francesco Bamonte è responsabile, che oggi raccoglie 400 sacerdoti iscritti in tutto il mondo e il 13 giugno 2014 ha ricevuto, con decreto della Congregazione per il Clero, l’approvazione degli statuti e il riconoscimento ufficiale come associazione privata internazionale di fedeli con personalità giuridica.
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