lunedì 22 dicembre 2014
​Il monito dell'arcivescovo di Milano: realizzare il presepe un segno del Natale
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​"Quella di Natale non è una festa sentimentale, una parentesi per dimenticare la fatica, il dolore e la morte. È la festa della Misericordia di Dio che si fa carne e assume fino in fondo l‘umana condizione. Il suo abbraccio tiene dentro tutto, perfino il nostro peccato, e tutto penetra della sua forza salvifica per redimerlo". Lo ha detto, ieri sera, in Duomo l‘arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, nella Messa per la sesta domenica dell‘Avvento ambrosiano. "Nella sua incarnazione il Figlio dell‘uomo - ha chiarito - ci ha mostrato la strada di una vita veramente umana: condividere gratuitamente la vita degli uomini attraverso il dono di sé. Questa verità dell‘essere uomo risplende anzitutto sul volto del Figlio incarnato e offre a ciascuno di noi indicazioni di cammino, criterio di giudizio e di azione per il nostro vivere personale e comunitario". Al termine della Messa il cardinale Scola ha aggiunto: "Siamo protesi alla ormai prossima celebrazione del Natale, in cui vivremo il sacrificio volontario di Dio per noi che vuole attirarci con sé nella sua Resurrezione nella gloria se lo accoglieremo, se anche noi come Maria diremo il nostro ‘sì‘". Una parola sul presepe: "È importante in questi giorni realizzare in tutte le nostre case un presepe, anche piccolo e povero. È decisivo avere questo segno del Natale perché la nostra finitezza ha bisogno della potenza dell‘immagine".
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