giovedì 5 maggio 2016
«Papa Francesco insiste nel chiederci di costruire ponti». Lo ha ribadito il cardinale Pietro Parolin riferendosi alla situazione dei flussi di profughi in Europa.
«Basta muri in Europa, il Papa chiede ponti»
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All'Europa dei muri risponde l'Europa dei ponti che Papa Francesco sogna diventi realtà. «Mi pare che Papa Francesco continui a insistere che si costruiscano ponti: allora utilizzando e contrapponendo queste due immagini» quella della costruzione dei ponti e quella della costruzione dei muri, «possiamo misurare tutta la distanza che c'è tra quest'ultima Europa e quella che Papa Francesco sogna». Così il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, è intervenuto al Senato al convegno sulla libertà religiosa in Senato, organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell'università Roma Tre e aperto dal presidente del Senato Pietro Grasso. «Domani il Papa riceverà il premio Carlo Magno - ha quindi ricordato Parolin - e sarà occasione per ricordare all'Europa la sua vocazione umanistica che è una vocazione all'apertura e alla solidarietà». Va ricordato che il riconoscimento, attribuito ogni anno dalla città di Aquisgran a personalità che si siano contraddistinte per il loro ruolo in favore dei valori europei, è stato assegnato a Papa Francesco per il suo impegno a costruire un’Europa di pace, fondata su valori comuni e aperta ad altri popoli e continenti. La «mentalità laicista» punta a «erodere» la dimensione religiosa, a «escluderla» dalla vita politica e «si trova imbarazzata di fronte al nuovo pluralismo religioso dell'Europa». Così il segretario di Stato vaticano ha voluto «ricordare che la Chiesa cattolica non chiede per sé ma chiede e promuove la libertà religiosa per chiunque. Lo Stato deve essere sempre più inclusivo e coinvolgente delle minoranze».
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