mercoledì 5 ottobre 2016
​Nell'udienza generale in piazza San Pietro Bergoglio ha ripercorso le tappe del recente viaggio nel Caucaso. "La Chiesa cattolica chiamata ad essere presente nel segno della carità e del dialogo".
Il Papa: vera missione non è proselitismo
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​La "missione non è proselitismo" e "questo stile di presenza evangelica come seme del Regno di Dio - ha detto il Papa nel corso dell'udienza generale in piazza San Pietro ripercorrendo le tappe del suo recente viaggio in Georgia e Azerbaigian - è, se possibile, ancora più necessario in Azerbaigian, dove la maggioranza della popolazione è musulmana e i cattolici sono poche centinaia, ma grazie a Dio hanno buoni rapporti con tutti, in particolare mantengono vincoli fraterni con i cristiani ortodossi. Per questo a Baku, capitale dell'Azerbaigian, abbiamo vissuto due momenti che la fede sa tenere nel giusto rapporto: l'Eucaristia e l'incontro interreligioso". La Chiesa cattolica chiamata al dialogo"Entrambi questi Paesi - ha spiegato agli oltre 25mila fedeli presenti alla udienza generale - hanno radici storiche, culturali e religiose molto antiche, ma nello stesso tempo stanno vivendo una fase nuova: infatti, tutt'e due celebrano quest'anno il 25mo della loro indipendenza, essendo stati per buona parte del secolo XX sotto il regime sovietico. E in questa fase - ha rimarcato papa Bergoglio - essi incontrano parecchie difficoltà nei diversi ambiti della vita sociale. La Chiesa Cattolica - ha spiegato - è chiamata ad essere presente, ad essere vicina, specialmente nel segno della carità e della promozione umana; ed essa cerca di farlo in comunione con le altre Chiese e Comunità cristiane e in dialogo con le altre comunità religiose, nella certezza che Dio è Padre di tutti e noi siamo fratelli e sorelle". Ringraziamento al patriarca Ilia II Papa Francesco ha avuto parole di grande affetto per il patriarca Ilia II. "L'incontro con lui quel pomeriggio - ha detto - è stato commovente, come pure lo è stata all'indomani la visita alla cattedrale patriarcale, dove si venera la reliquia della tunica di Cristo, simbolo dell'unità della Chiesa. Questa unità è corroborata dal sangue di tanti martiri delle diverse confessioni cristiane. Tra le comunità più provate c'è quella assiro-Caldea, con la quale ho vissuto a Tbilisi un intenso momento di preghiera per la pace in Siria, in Iraq e in tutto il Medio Oriente". Ex prigionieri di Auschwitz in piazzaAll'udienza general presenti anche alcuni ex prigionieri di Auschwitz, il campo di concentramento in Polonia. "Saluto cordialmente - ha detto papa Francesco, nei saluti ai diversi gruppi linguistici - tutti i Polacchi qui presenti e in modo particolare gli ex prigionieri del campo di concentramento d'Auschwitz". E la piazza ha rivolto un applauso agli ex deportati.
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