venerdì 27 febbraio 2015
L'inchiesta dell'Espresso su presunte lotte interne al Vaticano in merito a questioni economiche è basata su un uso polemico di informazioni riservate «da condannare decisamente».
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Un articolo «indegno e meschino». Così padre Federico Lombardi definisce quanto pubblicato dal nuovo numero del settimanale «L’Espresso» su presunte lotte interne in Vaticano in merito a questioni economiche. In una nota il direttore della Sala stampa vaticana svolge «tre osservazioni». Anzitutto «il passaggio di documenti riservati alla stampa per finalità polemiche o per alimentare contrapposizioni non è nuovo, ma è sempre da condannare decisamente, ed è illegale». Inoltre «il fatto che argomenti complessi dal punto di vista economico o giuridico siano stati o siano oggetto di discussione e di punti di vista diversi è da considerare normale. Alla luce dei pareri emersi il Papa dà i suoi orientamenti e tutti i responsabili li seguono». Nella sua terza considerazione padre Lombardi afferma infine che l’articolo «indirizzato direttamente ad attacchi personali è da considerare indegno e meschino», aggiungendo che «non è vero che la Segreteria per l’Economia non stia portando avanti il suo lavoro con continuità ed efficacia. A conferma di ciò la Segreteria prevede nei prossimi mesi di pubblicare i bilanci del 2014 e i preventivi del 2015 per tutte le entità della Santa Sede, compresa la stessa Segreteria».

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