giovedì 28 agosto 2014
Nella visita al sacrario di Redipuglia il 13 settembre il Papa pregherà per le vittime di tutte le guerre. Nel programma, diffuso dalla Santa Sede, anche un omaggio ai caduti austro-ungarici.
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Una preghiera in assoluta solitudine, poi una Messa nel sacrario che ospita i resti di oltre 100mila militari italiani caduti durante la Grande Guerra e una preghiera corale per le vittime di tutte le guerre. Sono i momenti centrali della visita del Papa a Redipuglia, in provincia di Gorizia, sabato 13 settembre. Un atto di omaggio a tutte le vittime della prima Guerra mondiale, di cui si stanno ricordando i 100 anni dall’inizio, l’«inutile strage» denunciata da Benedetto XV e di cui Francesco intende far memoria simbolicamente nel grande cimitero di guerra italiano in un momento in cui il mondo è scosso da nuovi sanguinosi conflitti e affronta – secondo le parole usate dallo stesso Papa nel volo di ritorno dal recente viaggio in Corea – una vera e propria «terza guerra mondiale» nella quale «siamo entrati», un unico grande conflitto globale «solo che si combatte a pezzetti, a capitoli». Il programma della visita, diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede, prevede alcuni appuntamenti molto significativi condensati in poche ore: a una prima tappa al cimitero austro-ungarico di Fogliano seguirà la Messa a Redipuglia, al termine della quale verrà recitata una preghiera per i caduti e le vittime di tutte le guerre. Poi il Papa consegnerà agli ordinari militari (i vescovi delle forze armate) una lampada «che verrà accesa nelle rispettive diocesi nel corso di celebrazioni di commemorazione della prima Guerra mondiale». Il rientro in Vaticano è previsto in tarda mattinata.

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