mercoledì 3 febbraio 2016
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Essere coraggiosi, andare controcorrente, giocare la vita per i grandi ideali. Questo l’invito di Papa Francesco agli adolescenti in vista del Giubileo dei Ragazzi, in programma a Roma dal 22 al 25 aprile 2016. Un invito a vivere una grande esperienza di fede e di crescita che va inserita in un progetto educativo che coinvolga l’intera comunità cristiana.I destinatari «Vi vorrei chiamare uno a uno», scrive Francesco nel suo messaggio, e l’invito è rivolto ai ragazzi dai 13 ai 16 anni, un’età a volte non adeguatamente considerata, quella in cui i ragazzi iniziano a vivere l’adolescenza e pongono le basi per il proprio futuro. Accanto a loro, i catechisti, gli educatori e la comunità fatta da parrocchie, associazioni, movimenti, insomma la Chiesa il cui obiettivo è farli «crescere misericordiosi come il Padre», che è anche il titolo del Giubileo.Le giornate Quattro i momenti che scandiscono il programma dell’evento. Si comincia con l’accoglienza dei giovani pellegrini nelle parrocchie romane e negli istituti religiosi (venerdì 22 aprile) dove a ciascuno sarà consegnato il kit del Giubileo. Sabato la celebrazione del sacramento della Riconciliazione e il passaggio attraverso la Porta Santa; in serata i ragazzi si raduneranno allo stadio Olimpico per una grande festa di musica e spettacolo. Domenica tutti in piazza San Pietro per vivere la celebrazione eucaristica e incontrare papa Francesco. I rientri tra domenica e lunedì.Le sette tende Prima di tornare a casa ai ragazzi sarà offerta l’opportunità di vivere un gesto concreto di misericordia, toccando con mano un’opera di carità e incontrando alcuni testimoni di quell’amore che si incarna nell’impegno di tutti i giorni. Sono state individuate sette piazze romane in cui verranno allestite sette tende che avranno sia una funzione informativa, sia completeranno l’esperienza giubilare. Ogni tenda infatti sarà dedicata a due opere di misericordia che faranno da sfondo alle attività proposte, mentre il testo di papa Francesco, Misericordiae vultus, accompagnerà la meditazione. A esso si aggiungerà la proposta di figure di santi da imitare e una riflessione, una sorta di impronta, lasciata dagli stessi pellegrini.Le iscrizioni Per iscriversi, basta accedere alla pagina di registrazione sul sito www.gmg2016.it/giubileo-dei-ragazzi. È consigliabile contattare l’incaricato di pastorale giovanile diocesano prima di effettuare la registrazione. Il termine utile per iscriversi è il 15 marzo. Il contributo di partecipazione è di 10 euro e dà diritto al kit del pellegrino e al pass portanome (necessario per l’accesso al percorso penitenziale, a piazza San Pietro e alla festa allo stadio Olimpico). Versando un contributo aggiuntivo di 10 euro è possibile richiedere un alloggio semplice (a terra con sacco a pelo) per un massimo di tre notti.Le 5 schede di preparazione In attesa di vivere l’evento, sono disponibili online (www.gmg2016.it/giubileo-dei-ragazzi/sussidio) 5 schede tematiche per sostenere il cammino di preparazione e rendere significativi alcuni momenti e gesti che si concretizzeranno durante il Giubileo. Ogni scheda affronta infatti un tema legato all’Anno Santo della Misericordia. Possono essere utilizzate tutte o solo alcune per preparare gli incontri di catechesi in Quaresima o altri momenti in parrocchia. Sono un aiuto concreto a chi accompagna i ragazzi con linguaggi e contenuti adeguati e contengono tutte le indicazioni necessarie perché siano comprese da tutti, anche dai meno esperti. Ogni scheda offre diversi materiali, ma l’elemento che le collega tutte è l’atteggiamento del cuore, una singola parola che indica il percorso da compiere, ponendo al centro la crescita morale e spirituale dei ragazzi. La scheda uno è dedicata al tema del pellegrinaggio come esperienza di comunione ecclesiale; la scheda due si concentra sul Giubileo come festa che converte i cuori; la scheda tre parla di Gesù come il volto della misericordia di Dio; la quattro dell’essere misericordiosi nel pensare, nell’agire, nel vivere ogni giorno; e l’ultima, la scheda cinque, conclude il percorso con una riflessione sull’impegno della testimonianza. A ogni scheda è infine associata un’opera d’arte che si trova a Roma e che viene collegata al tema di volta in volta.

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