martedì 27 gennaio 2015
COMMENTA E CONDIVIDI
La Libreria editrice vaticana ha appena pubblicato, per la prima volta, un’edizione bilingue italiano-latino de 'La Sacra Bibbia', Antico e Nuovo testamento, con testo a fronte su due colonne allineate per ogni facciata. La grande opera (anche da un punto di vista quantitativo, con le sue ben 4.480 pagine) è stata curata da monsignor Fortunato Frezza canonico vaticano e dottore in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, già sottosegretario del Sinodo dei vescovi. Avvenire lo ha intervistato. Monsignore, come è nata l’idea di affrontare questa opera? Nella storia della trasmissione delle Sacre Scritture c’è una lunga tradizione di Bibbie poliglotte. Da parte mia ho voluto comporre insieme la Nova Vulgata latina del 1998 e riedita nel 2005, e la versione italiana della Cei del 2008. Due testi che sono dei veri e propri 'monumenti' di grandissimo valore storico, letterario, spirituale ed ecclesiale, essendo il frutto di un lavoro voluto dal Concilio Vaticano II. In che senso? Furono le esigenze di rinnovamento liturgico indicate dal Concilio che condussero Paolo VI a istituire una Commissione per la compilazione di una nuova edizione della Vulgata che risaliva al 1592. Così se quella vulgata, detta clementina, fu il frutto del Concilio di Trento, quella emanata nel 1979 da Giovanni Paolo II - papa Montini purtroppo non fece in tempo a vedere i frutti della Commissione da lui istituita – è stata il frutto del Vaticano II. E di «obbedienza conciliare», come da lei scritto nella nota introduttiva all’opera, è anche il testo italiano della Cei... Infatti, secondo le indicazioni del Vaticano II, risponde all’urgenza pastorale di nutrire la fede della Chiesa attraverso il messaggio biblico tradotto dalle lingue originali nelle lingue nazionali. La Cei già nell’immediato postconcilio, curò per la liturgia, nel 1971, una prima versione italiana della Sacra Scrittura, procedendo a una sua revisione già nel 1974. Nel 2008, dopo lunga e qualificata elaborazione, è arrivata una terza edizione che è quella affiancata alla Nova Vulgata in questa Bibbia bilingue della Libreria editrice vaticana. A chi si rivolge questo testo? È rivolto agli specialisti ma non solo. Anche chi conosce poco le lingue classiche potrà più facilmente apprezzare la versione latina che continua ad essere quella normativa per tutta la Chiesa per quanto riguarda l’uso liturgico. A questo proposito mi piace associare questa pubblicazione a quella curata dalla Università pontificia Salesiana, di un messalino latino-italiano, in tre volumi, feriale e festivo, destinato all’assemblea dei fedeli. Ha avuto modo di presentare la sua fatica a Papa Francesco? Sì, è successo venerdì scorso dopo la Messa mattutina a Santa Marta. Al Papa è stata offerta in un cofanetto e finemente rilegata in pelle bianca, come è uso fare con i pontefici. A questo breve incontro erano presenti anche il direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa, insieme al coordinatore editoriale padre Edmondo Caruana. È stato un momento particolarmente commovente anche perché il Papa ha mostrato di apprezzare questo atto d’amore verso la Sacra Scrittura.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: