giovedì 21 aprile 2016
Sulla decisione dell'Austria di costruire un muro, il presidente della Cei: «Questa è gente che lascia il Paese, la cultura, il proprio habitat perché costretta. E il mondo che cosa fa di fronte a queste situazioni?».
Profughi, Bagnasco: i muri non aiutano
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«Non è certamente con i muri o con i fili spinati che si fa integrazione. È gente che fugge disperata dai propri Paesi per motivi di guerra, di fame, di carestia, di persecuzione e l'Europa, che è il continente, la zona più vicina, ma in realtà il mondo intero deve veramente farsi carico di queste situazioni». Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco ha commentato le recenti posizioni di alcuni Paesi europei, l'Austria su tutti, di costruire una barriera che blocchi l'arrivo dei migranti. «Questa è gente che non è che ami muoversi da una parte all'altra. È gente che lascia il Paese, la cultura, il proprio habitat, proprio perché costretta. E il mondo che cosa fa di fronte a queste situazioni?» ha concluso il cardinale Bagnasco.
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