«Non è certamente con i
muri o con i
fili spinati che si fa
integrazione. È gente che fugge
disperata dai propri Paesi per motivi di guerra, di fame, di
carestia, di persecuzione e l'Europa, che è il continente, la
zona più vicina, ma in realtà il mondo intero deve veramente
farsi carico di queste situazioni».
Così l'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco ha commentato le recenti posizioni di alcuni Paesi europei, l'Austria su tutti, di costruire una barriera che blocchi l'arrivo dei migranti. «Questa è gente che non è che ami muoversi da una parte all'altra. È gente che lascia il Paese, la cultura, il proprio habitat, proprio perché costretta. E il mondo che cosa fa di fronte a queste situazioni?» ha concluso il cardinale Bagnasco.